Avete preparato una bella frittura di pesce o una bistecca con contorno di insalata verde, ma non sapete con quale salsa da condimento abbinarla? Provate la salsa tartara il successo è garantito! 😉

salsa tartara, ricetta della salsa tartara

Salsa tartara in una frittura di pesce e patatine

Cos’è la salsa tartara?

La salsa tartara è una deliziosa salsa da condimento di origine francese molto simile alla maionese, spesso usata per condire le insalate e le fritture di pesce, ma ottima anche sulle uova sode e sulla carne panata.

Quando si parla di salsa tartara, si pensa spesso ad una sorta di maionese arricchita ed aromatizzata con capperi, cetriolini, cipolla, dragoncello ed un po’ senape.

Tuttavia, della salsa tartara esistono diverse varianti, che spesso risultano tra loro molto diverse. In questo articolo prenderemo però come riferimento la ricetta della salsa tartara classica

Sarete voi poi con la vostra fantasia a modificarla, aggiungendo il vostro tocco personale a questa tanto semplice quanto prelibata salsa da condimento d’oltralpe.

Da dove deriva la ricetta della salsa tartara? Chi l’ha inventata?

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I Tartari e la Salsa Tartara

Il nome originale di questa delicata, ma al contempo molto saporita, salsa da condimento deriva direttamente dal francese sauce tartare, che tradotto in lingua italiana significherebbe salsa dei tartari.

Malgrado non abbia nulla a che fare con i ferocissimi e temutissimi guerrieri tartari delle steppe euroasiatiche, si racconta che i francesi abbiano associato proprio a questi ultimi, popolo rozzo e selvaggio, il nome di questa emulsione dalla grana decisamente grossolana rispetto ad altre salse francesi dalla consistenza più fluida.

Sul fatto che i tartari abbiano mai consumato questa salsa, in effetti, non si è mai trovato alcun riscontro storico attendibile.

Tutto ciò che si sa con certezza è che la ricetta della salsa tartara affonda le proprie origini storiche nell XIX Secolo in alcune regioni dell’attuale Francia orientale. 

D’altronde… Ve lo immaginate un tartaro della steppa a sminuzzare dragoncello, cerfoglio e cetriolini sottaceto?

C’è da dire però che a quei tempi una buona parte parte dell’Europa Occidentale conobbe un periodo di intensa “orientalizzazione”, durante il quale una moltitudine di usi e costumi tipici della cultura mediorientale ed ottomana vennero integrati e progressivamente assimilati dalle popolazioni europee.

Proprio in questo periodo tra i Turchi e i Levantini era molto comune un condimento chiamato Tarator, dalla consistenza e dal colore molto simile alla salsa tartara che conosciamo oggi. Questa salsa turca veniva largamente utilizzata dagli ottomani, specialmente per condire le pietanze con frittura di pesce.  

Il tarator turco però, al contrario della sauce tartaire francese, non veniva preparato partendo da una base di maionese. Infatti, per prepararlo, si usava invece il tahin o tahini, ovvero la salsa di sesamo mediorientale.

Ingredienti per la preparazione di 300 grammi di salsa tartara:

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  • 6 uova sode,
  • 3 cetriolini sottaceto,
  • un ciuffo di cerfoglio,
  • ciuffo di dragoncello,
  • senape quanto basta,
  • 1 cucchiaio di capperi,
  • 1 cucchiaio di aceto di vino bianco,
  • 200 ml di olio d’oliva,
  • pepe nero quanto basta,
  • sale fino quanto basta.

Procedimento per la preparazione della salsa tartara

Prendete quattro delle sei uova che avete a disposizione e lasciatele rassodare in un pentolino, facendole cuocere in ebollizione per circa dieci minuti. Una volta terminata la cottura, lasciatele raffreddare lentamente a temperatura ambiente.

Mentre le uova si raffreddano, con un coltello ben affilato iniziate a tritare i capperi, cetriolini, il cerfoglio, il dragoncello ed il prezzemolo fino all’ottenimento di un trito sottile. Per aiutarvi nell’operazione, cambiate spesso l’angolazione del coltello in modo tale da passare più volte sul trito.

Una volta ottenuto il trito, prendete le quattro uova sode che avete lasciato a raffreddare e separate i tuorli dagli albumi.

A questo punto, prendete una ciotola e versate dentro di essa i quattro tuorli d’uovo. Aggiungete quindi l’aceto di vino bianco e condite il tutto con una spolverata di sale e pepe. Procuratevi un cucchiaio di legno ed iniziate a mescolare energicamente fono ad amalgamare completamente gli ingredienti.

Adesso aggiungete i tuorli freschi e, con l’aiuto di un frullatore o di una frusta da cucina, montate il composto versando l’olio d’oliva a filo. Se montate tutto a mano con la frusta da cucina, per evitare che il composto impazzisca, versate l’olio molto lentamente e continuate a montare mantenendo lo stesso ritmo e la stessa direzione.

Una volta ottenuta un’emulsione soffice, corposa e ben omogenea, potete finalmente aggiungere il trito di erbe, capperi e cetriolini che avete preparato precedentemente. Se volete una salsa tartara dal sapore più deciso, potete aggiungere al composto un po’ di senape.

Adesso che la vostra salsa tartara fatta in casa è pronta, riponetela in frigo per almeno mezz’oretta. Servitela in tavola sopra una bella frittura di pesce e lascerete di stucco i vostri ospiti.

Siete riusciti a preparare la vostra salsa tartara fatta in casa con la ricetta di PALERMO RISTORANTI?

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Dr. Biagio Faraci

Direttore del Centro di Formazione, Consulenza e Sviluppo Web IKAROS CONSULTING di Montemaggiore Belsito (PA). Docente di lingua inglese presso: I.I.S. Luigi Failla Tedaldi - Istituto Professionale Agrario di Castelbuono (PALERMO); Docente di lingua tedesca presso: Istituto Comprensivo N. Botta di Cefalù (PALERMO)

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